Profezie Studenti Biblici: le false aspettative del 1914

Le Profezie del 1914 e le false aspettative dei Testimoni di Geova
Il libro che raccoglie per la prima volta la storia moderna dei Testimoni di Geova

Quando ero un Testimone di Geova giovane e curioso, mi affascinava la storia dell’Organizzazione. Volevo capire come erano nati quelli che all’epoca erano conosciuti come Studenti Biblici. A quei tempi, non era facile accedere ai numeri della Torre di Guardia precedenti al 1950, e non era permesso cercare informazioni al di fuori dell’Organizzazione. Per questo motivo, fui entusiasta di ricevere una copia del libro I Testimoni di Geova, proclamatori del Regno di Dio, un testo rilegato con copertina verde che raccoglieva fotografie e dettagli sulla storia del movimento. Dopo aver cercato di dare delle radici storiche al movimento dei Testimoni di Geova, il capitolo 5 si concentra sulla nascita di quelli che venivano allora chiamati Studenti Biblici e sul ruolo centrale di C.T. Russell. Le profezie del 1914 e le false aspettative ebbero un ruolo centrale in quegli anni.

A quel tempo, non mi sarei mai sognato di mettere in discussione lo storytelling ufficiale dell’Organizzazione. Solo trent’anni dopo avrei iniziato a fare domande critiche.

Le aspettative degli Studenti Biblici

Il capitolo 6 del libro Proclamatori, intitolato Un tempo di prova (1914-1918), affronta il delicato tema delle false speranze legate al 1914. Questo periodo fu caratterizzato da un clima di grande attesa, come descritto dal libro stesso:

Il fratello Russell aveva sempre incoraggiato gli Studenti Biblici a stare all’erta e a continuare a svolgere l’opera del Signore, anche se le cose non fossero giunte così presto al culmine come forse si erano aspettati.

Il libro prosegue spiegando come, nonostante la delusione, gli Studenti Biblici riuscirono a superare la prova grazie al supporto della Torre di Guardia.

Le credenze degli Studenti Biblici nel 1914

Per capire il contesto, ecco alcune delle principali credenze diffuse tra gli Studenti Biblici di allora:

  • 1799: inizio degli ultimi giorni
  • 1874: inizio della presenza del Signore
  • 1874-1914: periodo di 40 anni di “raccolta del grano”
  • 1881: mutamento degli unti da corpo fisico a spirituale
  • 1914: anarchia dei governi mondiali e insediamento del Governo del Cristo sulla Terra
Le Profezie del 1914 e le false aspettative dei Testimoni di Geova
Copertina del Bible Students Monthly – 1886

Queste aspettative creavano un clima di intensa attesa tra i membri. Tuttavia, le profezie non si avverarono e la gestione della delusione fu un momento cruciale per l’Organizzazione.

Come l’Organizzazione ha affrontato le profezie sbagliate degli Studenti Biblici

Una delle caratteristiche sorprendenti è la strategia adottata dall’Organizzazione per gestire gli errori nelle profezie. Spesso, si attribuisce la responsabilità della delusione ai fedeli, accusati di aver interpretato male le parole dell’Organizzazione o di essere stati “troppo zelanti”.

Per esempio, quando il fondatore Charles Taze Russell scrisse nel 1916 una nuova prefazione a The Time Is At Hand, cercò di minimizzare l’importanza della profezia del 1914 dicendo:

L’idea che la Chiesa sarebbe stata tutta radunata per la glorificazione prima dell’ottobre del 1914 ha certamente avuto un effetto molto stimolante e santificante su migliaia, i quali possono conformemente ringraziare il Signore, perfino per l’errore.

Le Profezie del 1914 e le false aspettative dei Testimoni di Geova
The Time is at Hand di Charles Taze Russell , additava fin dal 1889 la fine del mondo nel 1914

Questa dichiarazione lascia trasparire la strategia win/win che si sarebbe ripetuta in altre occasioni:

  • Se le profezie si avverano, la Watchtower ha ragione e i fedeli traggono beneficio.
  • Se le profezie non si avverano, l’errore viene giustificato come “stimolante per i fedeli”.

Le nuove date e la continuità della profezia

Di fronte a una profezia fallita, la strategia adottata è quella di proporre nuove date e nuovi obiettivi. Dopo il 1914, il successore di Russell, Joseph Rutherford, iniziò a parlare del 1918 come possibile data per un cambiamento significativo. Successivamente, venne proposto il 1925, giustificato come l’anno del Giubileo (50 anni da una presunta data biblica del 1575 a.C.).

Le profezie degli Studenti Biblici continuarono a evolversi con nuove date che alimentavano l’attesa tra i fedeli. Ecco una lista delle date principali che hanno caratterizzato la storia delle profezie:

  • 1914: Fine dei regni terreni (profezia fallita)
  • 1918: Ritorno della Chiesa al cielo (nuova data di profezia)
  • 1925: Avvento della grande tribolazione (fallita anche questa)

Questa continua ridefinizione degli obiettivi non solo tiene vivo l’interesse dei fedeli, ma contribuisce a consolidare il ruolo dell’Organizzazione come unica fonte di “nuove luci” e spiegazioni divine.

La reazione dei fedeli e la responsabilità dell’Organizzazione

La mancanza di responsabilità dell’Organizzazione rispetto agli errori profetici è un punto che trovo particolarmente disonesto. Nonostante le promesse non mantenute, l’Organizzazione scarica le colpe sui fedeli o minimizza l’importanza della delusione.

Ad esempio, nel caso del 1914, il libro Proclamatori descrive il periodo come una “prova”, ma non si interroga su chi abbia causato questa prova o su chi abbia realmente suscitato le profezie degli Studenti Biblici e le false aspettative dei Testimoni di Geova. In altre parole, il fallimento della profezia viene normalizzato come parte del percorso di fede.

Conclusioni: il valore della profezia in Deuteronomio

Nella Bibbia, la questione della profezia che non si avvera è affrontata in maniera chiara. Deuteronomio 18:20-22 dice:

Quando il profeta parla nel nome di Geova e la parola non si adempie né si avvera, allora non è stato Geova a pronunciarla.

Questa scrittura invita i fedeli a valutare con attenzione le profezie non adempiute. Se applicata agli errori della Watchtower, in particolare alle profezie degli Studenti Biblici, pone una riflessione critica sull’affidabilità di un’Organizzazione che si propone come guida spirituale.

Considerazioni finali

L’Organizzazione ha saputo mantenere la propria influenza sui fedeli ridefinendo continuamente le profezie e minimizzando le delusioni, in particolare quelle legate alle profezie del 1914 e alle false aspettative dei Testimoni di Geova. Questa strategia le ha permesso di emergere vincente anche di fronte agli errori. Tuttavia, per chi cerca la verità, resta una domanda: è giusto accettare queste scuse ricorrenti o è lecito porsi dubbi?

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