È una storia che molti conoscono negli Stati Uniti, ma quando ne parlo in Italia con alcuni Testimoni o ex-Testimoni molti ne sono all’oscuro. Si tratta di un discorso di Anthony Morris sull’istruzione superiore e in particolare sull’università, presentato in un episodio di JW Broadcasting del gennaio 2015 poi cancellato dal sito jw.org

Analisi discorso Anthony Morris
Nel discorso di apertura, Anthony Morris, allora membro del Corpo Direttivo, aveva parlato dell’istruzione universitaria in questi termini:
“Più prestigiosa è l’università, maggiore è il pericolo”.
“I professori più intelligenti ed eloquenti cercheranno di rimodellare il pensiero di vostro figlio. La loro influenza può essere tremenda”.
“Non avremo bisogno di dottori o avvocati dopo Armaghedon. Avremo bisogno di falegnami, idraulici e simili mestieri edili”.
“Spesso, nel giro di poche settimane o mesi, il figlio inizia a saltare le adunanze. Poco dopo l’inizio dell’anno scolastico, sparisce completamente”.
“Genitori e figli, dovete avere un obiettivo e un piano. Se vi manca uno dei due, Satana ve lo fornirà”.
“Giovani, chiedetevi: ‘Perché sto considerando un’istruzione aggiuntiva? È per acquisire una competenza per servire Geova o perché mi sento pressato dal sistema?’”
Riflessioni
Quando riascolto queste affermazioni non posso fare a meno di chiedermi:
- Che opinione ha dei giovani il Corpo Direttivo se è convinto che le parole persuasive di un professore possono in poco tempo sbriciolare la sua fede?
- I giovani Testimoni sono così fragili che una volta lontani dalla famiglia vanno rapidamente verso il disastro spirituale?
- Portare un giovane ad essere una persona più rispettata, a sentirsi utile nella comunità o ad avere una vita migliore è davvero una cosa così sbagliata?
- Esistono persone laureate che non hanno perso la fede?
Esperienze personali
Ho avuto la fortuna recentemente di conoscere due giovani che frequentano l’ università nella città dove vivo: la prima è una ragazza al primo anno di medicina che studia notte e giorno perché ha il sogno di rendersi utile come dottoressa per aiutare le persone a stare meglio e vede questo come una sua missione cristiana personale. Il secondo studia ingegneria dei materiali e ha il sogno di fare il ricercatore per studiare dei tessuti che saranno più ecologici e potranno contribuire a ridurre l’inquinamento dovuto alle fibre sintetiche. Parlando con ciascuno di loro non ho minimamente avuto l’impressione che cerchino la celebrità, i soldi o che si siano allontanati da Dio, tutt’altro! Entrambi frequentano regolarmente la chiesa anche se sono lontani dai genitori e hanno tutta l’aria di essere persone spirituali.
Il discorso di Anthony Morris e le sue implicazioni per i giovani Testimoni di Geova
Qual è la differenza tra questi giovani che ho conosciuto e quelli descritti dal discorso sull’università di Anthony Morris? Io non ne trovo nessuna se non che questi non sono Testimoni di Geova. Quindi mi viene da dire che il problema non è tanto l’università, i professori o essere lontano da casa, ma piuttosto se i giovani hanno una personalità sana, autonoma e dei valori in cui credono veramente.
Un sistema come quello proposto dai Testimoni, basato sulla paura del confronto con l’esterno è destinato produrre individui facilmente manovrabili e controllabili: sono i prossimi anziani a cui basta inviare una circolare una nuova disposizione perché la facciano applicare nella Congregazione senza discutere. Sono le nuove generazioni di Testimoni, abituate dalla sera alla mattina ad accedere a jw.org e a trovare dei cambiamenti nella loro fede travestiti da “nuova luce”. Sono stati abituati a non farsi domande, a non ragionare, perché l’istruzione al di fuori dei Testimoni di Geova è pericolosa, mentre tutto ciò che proviene dal Corpo Direttivo è per definizione “la verità”. Nell’ottica di un controllo del pensiero è una strategia perfetta.
Conseguenze
Quanti Testimoni di Geova conoscete che rimpiangono di non aver proseguito gli studi? Quanti rimpiangono di non avere la vita lavorativa che desiderano? Se siete Testimoni di Geova, sapete che ce ne sono molti. Ne conoscerete sicuramente qualcuno. La narrativa ufficiale mostra interviste preparate dove i giovani ripetono: “non rimpiango nulla delle scelte fatte”. Ma la realtà è diversa: la frustrazione è enorme. Di recente una mia amica, ancora Testimone, mi ha confidato i suoi rimpianti. Si rammarica di non aver continuato gli studi. Le dispiace di fare solo la baby sitter e le pulizie. Ha rinunciato persino a farsi una famiglia per fare la pioniera dopo la scuola dell’obbligo. Oggi fatica per avere il necessario. Si sente tradita e arrabbiata. Ha perso i suoi anni migliori al servizio di una Società che ha manipolato il suo pensiero.
Le donne sono state particolarmente colpite da questa strategia. Per gli uomini è accettato il lavoro a tempo pieno, dovendo mantenere la famiglia. Le donne che lavorano full-time sono invece viste come poco spirituali. La narrativa comune è questa: “Se tuo marito lavora già per le spese necessarie, perché dovresti lavorare anche tu? Sarebbe più benefico se facessi la pioniera regolare!” Così abbiamo avuto generazioni di sorelle casalinghe e pioniere. Erano mogli devote che si occupavano della casa la mattina e predicavano il pomeriggio. Avevano trovato anche una base biblica: “Le donne che proclamano la buona notizia sono un grande esercito” (Salmo 68:11).
Approfondimenti
La storia del rapporto tra i Testimoni di Geova e dell’istruzione scolastica ha radici molto più antiche del 2015. Partendo da Russell, Rutherford, passando da Knorr e le aspettative per il 1975, arrivando fino ai nostri giorni, le posizioni espresse dai leaders hanno influenzato intere generazioni di Testimoni tenendoli lontani dall’università. Se vi va di approfondire l’argomento guardate il mio video qui sotto:
- NOTA: il Corpo Direttivo sa bene che quello che stato postato sulla rete rimane per sempre, anche se lo ha rimosso. Qui trovate un link per rivedere l’episodio perduto del Broadcasting con Anthony Morris (che ora misteriosamente non è più membro del Corpo Direttivo).
Qui il mio video sull’argomento:
https://youtu.be/A6I3dQcu2dk?si=ZeuWn5qfctSyRbME forse cercavi questo video
Grazie Samuele, era proprio il video che cercavo, è una importante prova del pensiero del Corpo Direttivo sull’argomento!
Non sapevo che ci fosse una videoregistrazione.
La cosa interessante è che quando però ti Laurei ti vengono a cercare per “servire” a gratis la Betel o le congregazioni. Che ipocriti! Prima demonizzano l’istruzione superiore poi però gli fanno comodo i laureati… Fece bene un fratello diventato medico… Se mi volete per far visite ai fratelli pagate la mia tariffa come tutti.
Hai centrato il punto!
Questa ipocrisia l’ho vissuta anch’io. Quando ero dentro, vedevo giovani scoraggiati dallo studiare, poi però, se uno aveva una laurea, all’improvviso diventava “utile” per l’organizzazione.
È incredibile come certe regole valgano solo quando fa comodo.
Ha fatto benissimo quel fratello medico! Il lavoro si paga, e il rispetto per la professionalità non dovrebbe dipendere da chi è il paziente.
Pensa che quel mio amico Medico era stato “demonizzato” per i suoi 6 anni di medicina… Additato come uno che dava la priorità alle “cose del mondo”… Poi diventato medico generico guarda un po’ era diventato il punto di riferimento per tutti i fratelli delle congregazioni del circondario che lo chiamavano ad ogni ora per avere consulti gratuiti e altro… Le stesse persone che avevano parlato male di lui! Un anziano gli disse se poteva visitare il sorvegliante e Lui lo fece… Quando tiro fuori a fine visita la ricevuta di fattura è prestazione… Il sorvegliante sbiancò… Pagò senza batter ciglio ma chissà perché poi non venne più chiamato da nessuno… Ahahah si liberò in un colpo solo degli approfittatori.