La serie La buona notizia secondo Gesù è il progetto più ambizioso e costoso mai intrapreso dalla Watchtower. Sebbene la produzione sia stata annunciata nel corso dell’Adunanza annuale del 2020, le riprese iniziano soltanto nel 2022. Il primo episodio intitolato “La vera luce del mondo” è stato presentato al Congresso del 2024. In totale la serie includerà 16 episodi per circa 1000 minuti di durata complessiva.
Ambizioni e provocazioni
Fin dalla presentazione i leaders della Watchtower hanno precisato perché la loro produzione sarà migliore di tutte le altre mai prodotte:
- Non sarà contaminata da idee non scritturali
- Non darà eccessivo risalto a scene violente o crudeli
- Racconterà tutti gli eventi della vita di Gesù presenti nei 4 Vangeli

Il nome stesso dato alla serie La buona notizia secondo Gesù è ambizioso e provocatorio: infatti sembra alludere ai titoli originali greci dei Vangeli canonici nel Nuovo Testamento. In greco per esempio il Vangelo di Matteo è conosciuto come Κατὰ Ματθαῖον Εὐαγγέλιον (Katà Mattháion Euangélion), cioè “Buona notizia secondo Matteo”, il Vangelo di Marco è Κατὰ Μᾶρκον Εὐαγγέλιον (Katà Márkon Euangélion) cioè “Buona notizia secondo Marco” ecc.
Il titolo La buona notizia secondo Gesù sembra suggerire che mentre ognuno dei 4 evangelisti ha trasmesso una visione personale e parziale dei fatti e delle parole di Gesù, la Watchtower è in grado di presentare una versione integrale, vera e autentica basata su ciò che Gesù stesso vuole trasmettere all’ umanità. Mi sembra un’ambizione presuntuosa e arrogante che peraltro, evidentemente, non era nei progetti di Gesù stesso, visto che Dio ha permesso che i profeti e gli altri scrittori biblici trasmettessero le visioni e gli eventi raccontati nelle Scritture con un tocco personale e umano, in modo da farceli sentire più autentici e vicini.
Controllo e chiusura
Il tentativo di distillare i racconti dei vangeli, di purificarli, di unificarli non mi ha sorpreso. Da sempre i Testimoni di Geova sono dediti a cercare “la verità” e a purificare il loro culto da ogni “impurità”. Si dedicano con zelo a passare in rassegna e a catalogare ogni comportamento, pensiero e apparenza esteriore come buono o cattivo, giusto o sbagliato, puro o impuro. Questa serie è l’ennesimo tentativo di controllare i membri del gruppo. La Watchtower prepara tutto ciò che è buono, giusto e corretto chiudendoli in una bolla dove non serve leggere altro, né guardare altro. E’ una visione molto confortante per i Testimoni di Geova: non hanno bisogno di pensare, di confrontarsi, di scontrarsi con nulla. Non c’è nessuna frizione, nessun dubbio, nessuna alternativa: questa è La buona notizia secondo Gesù.
C’è un prezzo da pagare per rimanere in questa comfort zone: è la rinuncia alla libera espressione, della consapevolezza e della crescita personale. Significa vivere con la paura costante di pensare, dire o fare qualcosa di sbagliato. Evitando ogni confronto e ogni conflitto con realtà diverse dalla propria, ci si allontana dalla realtà e si smette di evolversi. Alla lunga le persone all’interno di questi gruppi possono sentirsi incapaci di esprimere pensieri, emozioni o credenze che non rientrano nel pensiero dominante.
Profezie
C’è una dichiarazione fatta da Ronald Curzan, assistente del Comitato dell’ insegnamento, che è stata particolarmente interessante. Verso la fine di questo video il discorso si fa surreale: “è probabile che questa serie arriverà al cuore e alla mente dei miliardi di persone che verranno risuscitate nel Nuovo Mondo. Pensate a come questa serie di video potrebbe aiutarle a imparare dall’esempio che diede Gesù. Ma come useremo questa serie per aiutare i resuscitati? Dovremo aspettare e vedere cosa ci dirà Geova a riguardo”.

Queste espressioni mi hanno fatto molto pensare a cosa pensano i fratelli del Corpo Direttivo di loro stessi e del loro ruolo. Hanno la certezza e la presunzione di sapere cosa farà Dio in futuro e sono certi che i miliardi di resuscitati saranno aiutati da questa serie. Non solo: hanno incaricato Dio stesso di dare loro delle indicazioni su come utilizzare questo materiale con loro. La naturalezza con cui sono esposte tali affermazioni forti e assolutamente fantasiose, mi ha fatto capire una volta di più quanto i Testimoni siano lontani dalla realtà.
Questa dichiarazione suggerisce che il Corpo Direttivo abbia un contatto diretto con Dio e che in realtà è lui a guidare ogni cosa. La strategia di dare il merito o la colpa a Dio per qualunque decisione venga presa dal Corpo Direttivo è un fantastico lasciapassare. Permette al Corpo Direttivo di uscire indenne in qualsiasi situazione: se le cose vanno bene è merito di Geova, se le cose vanno male Geova lo ha permesso per un motivo e a suo tempo sistemerà le cose (vedi anche questo articolo). Gli uomini scaricano su Dio ogni responsabilità per le decisioni che hanno preso e che hanno influito in bene o in male sulla vita di milioni di persone. Comunque vada a finire, loro ne escono indenni.
I silenzi
Partiamo dall’aspetto più caratteristico del film: è terribilmente noioso. Questo è dovuto alla mancanza di dialoghi che non siano quelli già presenti nei Vangeli stessi. Come ogni buon sceneggiatore sa bene, per trasferire un libro sullo schermo non basta prendere le parole stampate e metterle in bocca agli attori. E’ necessario ricreare dialoghi, situazioni, emozioni che puntino a far vivere lo scritto e a emozionare lo spettatore. Si chiama storytelling, ed è del tutto assente nella sceneggiatura de La buona notizia secondo Gesù.

Al posto di una vera narrazione ci sono dei silenzi estatici e dei personaggi che recitano i testi dei Vangeli parola per parola. Questa narrazione non aggiunge nulla a quanto già conosco di Gesù, non rafforza la mia fede, ma soprattutto non mi trasmette alcun sentimento. Non mi metto per un’ ora davanti a uno schermo per non emozionarmi e per sentire recitare delle parole che ho già letto centinaia di volte nei vangeli, semplicemente non ha senso.
Eppure è proprio questo che fa dire ai Testimoni: noi abbiamo il film migliore sulla vita di Gesù, tutti gli altri aggiungono personaggi, dialoghi o avvenimenti non esplicitamente contenuti nei Vangeli, ma noi no e sai perché? Perché noi abbiamo la verità, questa è la verità su Gesù, tutto il resto non è lecito nemmeno immaginarlo.
La mancanza di emozioni
La mancanza di emozioni può essere attribuita anche agli stessi attori Testimoni di Geova. Infatti essi fanno parte di un gruppo dove non è permesso esprimere veramente le proprie emozioni o il proprio vero sé in alcun momento e questo viene percepito dallo spettatore. Gli attori capaci catturano l’attenzione del pubblico proprio per la loro capacità di essere autentici e di essere liberi di esprimersi senza condizionamenti. Se mancano questi presupposti anche la migliore sceneggiatura non riesce a toccare le emozioni dello spettatore.
The Chosen
Gli ultimi mesi del 2024 ho visto una serie TV sulla vita di Gesù che è all’estremo opposto di quella prodotta dalla Watchtower. The Chosen è riuscita a trasmettermi l’idea di un Gesù autentico e umano. La serie è stata creata per piacere al pubblico, non per essere fedele ai Vangeli, quindi vi sono le scene e i dialoghi sono stati rielaborati, in modo più o meno fantasioso. Tuttavia il risultato è incredibile: sfido chiunque a non commuoversi davanti ad alcune scene di perdono, di guarigione e di gioia che compaiono nella serie. C’è di più: spesso le scene, i dialoghi e i personaggi non presenti direttamente nel racconto dei Vangeli aiutano a comprendere meglio i pensieri e le emozioni di Gesù in un modo in cui i Vangeli non possono fare. Non possono fare semplicemente perché hanno uno scopo diverso. Non condivido tutte le scelte fatte nella serie, ma ammiro il coraggio degli sceneggiatori di “sporcarsi le mani” pur di mostrarci un Gesù autentico e verosimile. Questo mi ha avvicinato a Gesù molto di più di una lettura della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture.
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